Termina con un buon secondo posto la spedizione Ligure dei nostri under 16 eccellenza, che al termine di 3 giorni molto intensi chiudono con un record di 4 vittorie e una sola sconfitta, purtroppo arrivata nella finalissima.

Torneo comunque positivo che si apre il primo giorno con la vittoria 98-34 su My basket Genova, formazione che fa eccelenza in Piemonte e che poi terminerà terza il torneo. Nella seconda giornata invece il calendario prevedeva tre partite per la Vis, la prima contro un’altra formazione di eccellenza piemontese, il Basket Pegli, contro cui i ferraresi hanno faticato nel primo tempo ma poi stringendo in difesa sono riesciti piano piano ad allungare fino al 78-62 finale. Neanche il tempo di fare la doccia e tocca ancora alla Vis, stavolta contro i sottoetà del Pro Recco che nonostante il punteggio finale di 99-49 in favore dei ferraresi hanno venduto cara la pelle mettendo a dura prova la difesa vissina. Con la finale già in tasca nel pomeriggio è arrivato il match contro i padroni di casa del basket Tigullio, formazione sulla carta più indietro ma con qualche giocatore di grande fisicità. La Vis è partita con il freno a mano tirato ma poi ha trovato le misure contro la zona dei padroni di casa e allungato fino al 75-43. L’ultimo giorno è andato in scena l’all star game in cui ha trionfato il nostro Kabir Husam. A seguire però è tempo di finale e ad aspettare la Vis c’era Bernareggio, formazione che si gioca il passaggio del turno in eccellenza lombarda. È la prima vera partita del torneo e i nostri ragazzi si sono fatti trovare impreparati, subendo un inizio match di 15-1 in favore dei lombardi, a quel punto i ferraresi hanno reagito d’orgoglio riavvicinandosi più volte nel punteggio ma sempre rispediti indietro da Bernareggio. Il match alla fine si è chiuso 67-90 per i milanesi con il rammarico di essere partiti in sordina contro una squadra che ha punito immediatamente e che gioca un’ottima pallacanestro. Nonostante il finale amaro, è stata una bella esperienza per i ragazzi.

Un ringraziamento particolare va alla famiglia del nostro Kabir e ad un’altra famiglia locale che hanno ospitato i ragazzi e hanno permesso questa esperienza.